mercoledì 24 dicembre 2014

Caro Babbo Natale e la felicità dei vent'anni

Caro Babbo Natale,
Come ogni anno è il tuo momento! Tutti i bambini del mondo non vedono l'ora che tu scenda dal camino... E soprattutto che ne scendano i loro regali! 
Io in realtà sono sempre stata strana, anche da bambina mi divertivo a metterti in difficoltà facendo richieste bizzarre (se ci penso ora muoio dal ridere): "vorrei la serenità, vorrei la felicità..." e per fortuna non ci ho infilato anche la pace nel mondo! Insomma mi divertivo a immaginare come tu potessi riempire le scatole dei miei regali, regali così astratti e non materiali (anche se quando scartavo è lì sotto c'era un bel libro non è che mi faceva schifo). 
Ma crescendo ho capito che queste cose purtroppo o per fortuna sotto l'albero non si trovano. 
E anche se sono ancora pienamente nella fase della "felicità dei vent' anni" (mai epiteto fu più azzeccato a mio parere), ovvero quella delle emozioni forti, quella della voglia dell'oltre, del nuovo, quella a volte del tutto e subito, della voglia di intensità, delle mille idee ma delle poche realizzazioni concrete, ma anche dell'entusiasmo straordinario e dell'euforia trascinante, e dunque non ho ancora attraversato la soglia della fase della "felicità delle piccole cose e della quotidianità", mi sono accorta di potermici avvicinare semplicemente chiedendoti regali più NORMALI.
Ebbene in questi giorni di lucine scintillanti, canzoni tipiche natalizie, odore di torrone, profumo di casa e di famiglia, vorrei solo che mi arrivasse un po' di fortuna per gli esami... 
 
Ma per finire, caro Babbo Natale, fammene trovà uno normale, ma non solo a me, anche alle mie amiche!

Buone feste e buone mangiate a tutte!!

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