mercoledì 24 dicembre 2014

Caro Babbo Natale e la felicità dei vent'anni

Caro Babbo Natale,
Come ogni anno è il tuo momento! Tutti i bambini del mondo non vedono l'ora che tu scenda dal camino... E soprattutto che ne scendano i loro regali! 
Io in realtà sono sempre stata strana, anche da bambina mi divertivo a metterti in difficoltà facendo richieste bizzarre (se ci penso ora muoio dal ridere): "vorrei la serenità, vorrei la felicità..." e per fortuna non ci ho infilato anche la pace nel mondo! Insomma mi divertivo a immaginare come tu potessi riempire le scatole dei miei regali, regali così astratti e non materiali (anche se quando scartavo è lì sotto c'era un bel libro non è che mi faceva schifo). 
Ma crescendo ho capito che queste cose purtroppo o per fortuna sotto l'albero non si trovano. 
E anche se sono ancora pienamente nella fase della "felicità dei vent' anni" (mai epiteto fu più azzeccato a mio parere), ovvero quella delle emozioni forti, quella della voglia dell'oltre, del nuovo, quella a volte del tutto e subito, della voglia di intensità, delle mille idee ma delle poche realizzazioni concrete, ma anche dell'entusiasmo straordinario e dell'euforia trascinante, e dunque non ho ancora attraversato la soglia della fase della "felicità delle piccole cose e della quotidianità", mi sono accorta di potermici avvicinare semplicemente chiedendoti regali più NORMALI.
Ebbene in questi giorni di lucine scintillanti, canzoni tipiche natalizie, odore di torrone, profumo di casa e di famiglia, vorrei solo che mi arrivasse un po' di fortuna per gli esami... 
 
Ma per finire, caro Babbo Natale, fammene trovà uno normale, ma non solo a me, anche alle mie amiche!

Buone feste e buone mangiate a tutte!!

mercoledì 17 dicembre 2014

Una buona notizia!

Pochi elementi sono in grado di essere messi nella mia personalissima lista di "cose che mi donano un sorriso". Tra questi, oltre le perle di saggezza di mio padre, ci sono le buone notizie che si inseriscono nei settori che mi interessano. E stavolta è capitato a un settore che mi interessa MOLTISSIMO. Siamo infatti nell'ambito della contraccezione. 
La notizia, freschissima, riguarda il fatto che in questi giorni l'EMA (l'Agenzia Europea del Farmaco) ha espresso parere favorevole alla commercializzazione della Pillola dei cinque giorni dopo (ellaOne, questo è il nome del farmaco) senza obbligo di ricetta. 
Così era già per la vecchia pillola del giorno dopo (Norlevo) in tutta Europa, tranne che in Italia, dove sussisteva l'obbligo di ricetta medica non ripetibile, mentre per ellaOne, oltre alla ricetta medica, c'è bisogno addirittura di un test di gravidanza. 
Che il nostro paese accetti la proposta europea sarebbe davvero importante innanzitutto in termini di praticità, ma anche e soprattutto in termini di sicurezza dal momento che la contraccezione di emergenza (pillola del giorno dopo e pillola dei cinque giorni dopo) è tanto più efficace quanto prima si assuma al seguito di un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata. 
Dunque speriamo di riuscire a seguire l'impronta europea! 
Questo è un ambito che mi sta davvero a cuore, come credo stia a cuore a tutte le donne, perché essere donna non è sempre facile e comporta responsabilità più di quanto si pensi. 
Allora ecco perché, nonostante l'assurda combinazione di giovane età e antiprogressismo (...ho appena coniato un termine!) compulsivo che abita in me, in questo ambito sono sempre più che felice quando c'è una spia di passo avanti. 
In materia di contraccettivi (di emergenza e non) mi auguro che la ricerca e i provvedimenti per agevolarne l'uso e la diffusione non si fermino mai.

Speriamo bene!

Allego i link degli articoli che ho letto per informarmi: 



Ve li consiglio!

mercoledì 10 dicembre 2014

Impulsività cronica

Ci sono dei lati del vostro carattere che vorreste cambiare?
Io un sacco. Ma ce n'è uno che ultimamente è proprio una spina nel fianco: la mia stramaledetta impulsività. A volte proprio non la sopporto.
Mi fa vivere sempre tutto amplificato. È bellissimo vivere di emozioni forti, dettate dall'istinto(lo so bene perchè è la mia continua ricerca), stare bene al massimo, essere felici al massimo. Ma in alcuni momenti (oggi per esempio, ed è proprio per questo che ne sto scrivendo) mi rendo conto che alla lunga fanno male. Perchè essere felici al massimo implica inevitabilmente soffrire al massimo. E chi è che vorrebbe soffrire al massimo?
Ovviamente nessuno.
Ma che ci posso fare? La vita piatta non mi è mai piaciuta:magari qualcuno si ricorderà delle GIORNATE INFINITE che ho condiviso con voi un paio di settimane fa.
Ma andando sul concreto, a volte non la sopporto perchè è davvero veicolo di figure... per così dire... barbine!
E io, a essere sincera, oltre ad essere abbonata alle emozioni forti, sono anche abbonata alle figuracce.
Ebbene oggi è stato per colpa della mia fedelissima e intramontabile impulsività. Si è infatti impossessata di me e mi ha fatto inviare un messaggio decisamente fuori luogo, decisamente troppo alto di tono, decisamente spropositato.  Costringendomi poi di conseguenza a chiedere umilmente venia al diretto interessato che poverino stava tanto bene per i fatti suoi a comprarsi un bel paio di scarpe.
Credo che si arrivata l'ora di smettere di agire così di impulso.
Il classico consiglio che si propone ai soggetti come me: fermati e conta fino a 10 prima di... MA i soggetti come me manco fanno finire la frase che sono già partiti per la tangente!

E a voi capita di agire di impulso?

A maggior ragione in  questo periodo di regali natalizi mi conviene non ascoltare la mia impulsività: chissà che regali bizzarri uscirebbero fuori!

mercoledì 3 dicembre 2014

Della serie Marte contro Venere...

È arrivato dicembre, e credevo che finalmente si sarebbe portato con sé il freddo. 
Mi sbagliavo! Mi sono ritrovata a uscire con la giacchetta di pelle tipicamente primaverile. Eppure non vedevo l'ora di sfoggiare maglioni, sciarpe e cappelli. Ma sono fiduciosa: potrei sfoggiarli altrove! 
Tra poco arriverà infatti l'agognato 8 dicembre: agognato per chi non vedeva l'ora di fare l'albero di Natale e per chi invece non vedeva l'ora di sfruttarlo per rilassarsi un po', magari partendo per un weekend (lungo, perché quest'anno ci è andata bene dato che sarà lunedì).
Magari un weekend romantico con la propria metà, poiché, almeno a mia opinione, l'atmosfera natalizia è ancora più romantica del solito!
Allora mi chiedo: come può essere che, nonostante i maglioni pesanti e quindi ingombranti, nonostante le scarpe di ricambio (e non parliamo di sandali), nonostante ci sforziamo per portare lo stretto indispensabile in materia di prodotti per il bagno, nonostante le sciarpe, nonostante cerchiamo di camuffare il carico infilando le cose più disparate nella borsa che portiamo sulla spalla (che quando si viaggia diventa usualmente di dimensioni e peso improbabili), nonostante TUTTO, il bagaglio di lui è sempre, comunque, incondizionatamente molto più piccolo e leggero del nostro?
Secondo me l'arcano non si svelerà mai. 
Eppure ho sempre fatto campeggi e scalate dove davvero serve l'essenziale... Ma persino in quel caso gli zaini dei miei compagni maschi erano sfacciatamente meno pesanti... 
Resta per me un mistero. 
Però attenzione: quante volte mi è capitato che qualche individuO mi chiedesse qualcosa che non aveva! 
Che cavolo, almeno c'è un po' di riscatto finale!

Voi che ne pensate? Vi è mai capitato che mentre eravate sedute sulla valigia cercando di chiudere la maledetta zip, lui avesse già portato il suo bagaglio mezzo vuoto nell'ingresso?