mercoledì 29 aprile 2015

Colori diversi

Colori diversi. L'umore ha colori diversi,i pensieri, le emozioni hanno colori diversi.
E' piovuto tanto in questi giorni e quando piove la mia testa diventa pesante, si riempie non tanto di congetture, quanto di ricordi. 
Forse è perché le goccioline che si posano ovunque sono come tutti i momenti che conservo, è acqua densa di vissuto. 
La pioggia purifica e pulisce, e si adagia su tutto e su tutti, non fa distinzioni.
Come i miei ricordi su di me. Senza preavviso, senza ostacoli, riemergono a volte violenti, a volte piacevoli. 
E quando arrivano la mia mente si tinge di colori diversi, di un azzurro come quello delle finestre di Santorini, di un marrone rossiccio come quello di un campo da tennis, di un grigio quasi buio come quando sta per diluviare, di un verde acceso e omogeneo come quello dell'erba di un prato appena tagliata, di un bianco accecante come quello delle lenzuola pulite stese al sole, di un marrone scuro quasi nero come quello del caffè delle sette di mattina. 
La pioggia non fa distinzioni e mi fa avere il coraggio di cambiare colore, di ricordare.
Perché, si sa, ci vuole più coraggio per ricordare che per dimenticare.

giovedì 23 aprile 2015

Questioni di cuore

"Van Damme, Van Damme, nessuna arte marziale può impedire all'amore di farti male"

Magari esistesse.
Nonostante uno degli obbiettivi delle arti marziali sia mirato a fornire autocontrollo e disciplina, non ne esiste una che renda possibile non farsi scalfire dalle emozioni.
Le emozioni bruciano, scalpitano e a volte sono più prepotenti della nostra parte razionale ed ecco che diventiamo vulnerabili.
Ho visto il mio cuore diventare un posacenere, l'ho visto cambiare colore.
Ma l'ho visto poi di nuovo rosso, anzi più rosso di prima.
Alla fine di ogni giorno, alla fine di ogni esperienza, il nostro cuore vince sempre qualcosa e non importa l'aggettivo che sentiamo di dare a questo qualcosa. Abbiamo comunque vinto.
Se è negativo, saremo più temprati di prima, ma se è positivo vuol dire che abbiamo dato spazio a un'emozione indescrivibile.

giovedì 16 aprile 2015

L'adolescenza non è ancora finita...

Ho la sensazione che solo io non sappia ancora cosa fare della mia vita. 
Tra un mese compirò gli anni, e sono anni che in realtà pesano. E non sono ancora andata "avanti". 
Mi chiedo se il percorso che ho fatto, il diploma che ho preso, gli esami che ho dato, siano stati "la cosa giusta per me" e sappiano dire gran parte o almeno qualcosa di quello che sono.
Continuo a rimandare, rivangare sul mio passato sperando in un' illuminazione per il futuro.
Ma poi mi guardo intorno e vedo persone che con me hanno affrontato lo stesso percorso, che magari hanno eccelso meritatamente anche di rado, che non hanno alcun minimo dubbio, hanno (o mostrano?) una sicurezza solida che mi sembra inafferrabile. 
E mi sembra inafferrabile perché sono abituata a vivere nel dubbio, un dubbio che sento come curiosità e apertura verso il nuovo. Non mi appartiene andare su una rotaia già stabilità da chissà chi; cerco, anche se con difficoltà, di costruire binari fatti apposta per me.
Allora decido che preferisco essere dubbiosa come sono, persino a volte sul mio passato, piuttosto che una ventenne convinta di dove è arrivata (spesso non molto lontano) e felice di una vita che in realtà... Non ha!

giovedì 9 aprile 2015

(mai) UNA GIOIA!... Finalmente EllaOne!

Il calcio mi ha sempre infastidito, e ancor più la cafoneria dei suoi tifosi che si trascinano sempre appreso svariati striscioni con frasi che hanno acquisito dignità solo perché facenti parte di tutta l'atmosfera (atmosfera che nonostante mi infastidisce, devo ammettere che ha il suo fascino).
Comunque è proprio da uno striscione che apparve nella curva romanista dello stadio Olimpico prima della partita di calcio Roma-Catania, che la classica espressione "mai na gioia" è entrata di diritto nel linguaggio comune. Ed è, se posso, azzeccatissima in quasi ogni situazione dato che noi persone, tutte, abbiamo sempre un po' di voglia di lamentarci. 
E invece no! Oggi voglio parlare di UNA GIOIA! Una notizia che mi ha reso sollevata è molto molto felice! 
Si tratta di EllaOne, la pillola dei cinque giorni dopo (dunque la contraccezione di emergenza più efficace), che è stata finalmente approvata in Italia come farmaco SOP (senza obbligo di prescrizione medica). 
Siamo finalmente arrivati alla fine della lunga traversata, finalmente siamo state considerate uguali alle altre donne europee!
Allora sì che si tratta di UNA GIOIA, anzi di una gioia grandissima!

Consiglio questo articolo per saperne di più: http://www.vediamocichiara.it/pillola-del-giorno-dopo-senza-ricetta/

sabato 4 aprile 2015

"Momenti di trascurabile felicità"

Nel 2010 Francesco Piccolo aveva appena completato "Momenti di trascurabile felicità", un libro breve e invitante che potrebbe essere definito un geniale catalogo di quei piccoli piaceri intensi ma volatili che costellano le nostre normalissime giornate. Catalogo geniale anche (e soprattutto) perché coglie quel velo di goduria quasi perfida che ci fa sentire meglio solo per un attimo. É brutto da scrivere, da pensare? Ma è così, anzi meglio che dalla sottigliezza della cattiveria nasca un sorrisetto quasi di tenerezza.
Un momento di trascurabile felicità che appartiene a Francesco Piccolo è per esempio: "Quando il cameriere torna al tavolo con la bottiglia di vino che abbiamo scelto, stappa la bottiglia, annusa il tappo, e poi guarda tutti i presenti per scegliere chi debba assaggiare il vino. E non sceglie me".

Oggi ne voglio condividere uno con voi. È accaduto proprio stamattina. 
Qual'è la cosa peggiore che possa capitare se avete un bagaglio a mano e siete in fila per l'imbarco?
Ovviamente che il vostro indispensabile, unico, inseparabile compagno di viaggio, con dentro la vostra maglietta preferita, con dentro tutti i regalini che avete fatto ai vostri simpatici amici, venga imbarcato non con voi, bensì in stiva!
Perciò quando si avvicina la sagoma femminile con in mano le fatidiche striscette adesive da appiccicare prontamente al vostro bagaglio per accalappiarselo con cupidigia, tutti si guardano intorno con aria vaga e distratta, fanno finta di non vedere, fingono una telefonata per mostrarsi occupati.
Ebbene stamattina mentre mettevo in pratica una delle diverse suddette tattiche, appellandomi nel frattempo anche a qualcosa di più, non so, il Karma, é successo. 
La sagoma femminile ha smesso di racimolare bagagli qua e là proprio fermandosi alla persona che avevo davanti.
Giubilo, campane e anche un lieve movimento del pugno destro.
Evidentemente la signora davanti a me, ovvero l'ultima vittima, si deve essere accorta dell'ingiustizia, ma era ormai troppo tardi per chiamare indietro la signorina e iniziare a questionare senza nemmeno una base concreta, dunque si è limitata a voltarsi con stizza e a rivolgermi una vera e propria maledizione :"tanto te lo imbarcano dopo!" riferendosi al momento in cui mi sarei avvicinata per mostrare la carta d'imbarco. 
Ma una volta arrivati proprio all'aereoplano (io avevo aspettato a rispondere sia per rispetto dell'altrui disagio, sia per non attirarmi la funesta ira degli dei) il verdetto finale è stato a mio favore. 
Il mio inseparabile compagno di viaggio era lì accanto a me. In tutto il suo splendore.
Meno splendente era la testa bionda della signora che mi era rimasta davanti proprio per avere il suo di momento di trascurabile felicità nel vedere come anche il mio bagaglio diventasse un misero compagno del suo. 
A quel punto ho detto alla mia amica, ma in modo che la signora mi sentisse: "Chiara ti ricordi quella volta che abbiamo aspettato al rullo dei bagagli per un'ora piena? Fiumicino è proprio un disastro a volte!".

Ammetto che un po' mi sento in colpa. Ma è proprio dell'essere umano godere della sventura che a lui non è toccata. 
Senza mai esagerare perché, come si sa, il Karma vede e sente tutto.