mercoledì 18 febbraio 2015

Ritaglio di tempo

Non capisco il motivo per cui quando nel traffico mi sposto da una corsia all'altra, è sempre quella che ho lasciato che inizia a scorrere. Succede anche in fila alla cassa del supermercato o magari mentre sono in fila semplicemente per verbalizzare un esame. 
Il pensiero di fondo è quello di fare prima, di sbrigarmi, di riuscire prima nel mio intento, quando in realtà finisco per metterci più tempo di quello che ci avrei messo se fossi rimasta pazientemente ad aspettare.
Avrei potuto trascorrere quel tempo in serenità, magari facendolo diventare un rettangolo di calma ritagliato nel foglio della vita frenetica.
Prima del tempo, concludere ciò che sto facendo prima degli altri, prima del tempo.
Pazienza. Questa è la chiave.
Perché ci sono dei tempi necessari, che non possiamo accelerare. 
Allora devo imparare. Ad avere pazienza e a saper aspettare.
Se si deve aspettare, tanto vale farlo senza agitarsi.

venerdì 13 febbraio 2015

Ancora in attesa...

Quasi due mesi fa avevo parlato della pillola dei cinque giorni dopo, sperando che l'Italia seguisse l'impronta europea.
E continuo a sperare. Perché il farmaco di emergenza in causa EllaOne ancora non è stato approvato come farmaco senza obbligo di prescrizione (SOP).
Il mio ottimismo sente la presenza di buone possibilità ma non voglio esprimermi più di tanto... Forse per scaramanzia.
Le buone possibilità stanno a mio parere nel fatto che non vi trovo alcuna opposizione lucidamente pensata!
E se l'accusa è quella di finire a farne un uso improprio, ciò non dovrebbe allora valere per tutti i medicinali senza prescrizione?
Se EllaOne non diventasse farmaco SOP, vorrebbe dire che le donne italiane hanno meno diritti di quelle che vivono nei 21 paesi europei in cui è stata invece già approvata.
21 paesi sono tanti. Riusciamo a seguire le mode, le abitudini e spesso anche il linguaggio altrui facendone a volte fonte di ricchezza e scambio. Fonte di ricchezza per la salute e l'autonomia femminile è, a mio modesto parere, anche l'approvazione di EllaOne come farmaco SOP.

Vi allego un articolo interessante in proposito:
http://www.vediamocichiara.it/noi-donne-italiane-e-i-diritti-negati/

mercoledì 4 febbraio 2015

(Parentesi tonde)

Le parentesi tonde isolano una parte del discorso. Parte del discorso che è considerata meno rilevante e quindi al tempo stesso un di più. È in realtà un arricchimento.
Anche la nostra vita è un testo con la sintassi a volte irregolare, o meglio, plasmata da ognuno di noi, con i nostri due punti, con le nostre virgole, con i nostri punto e a capo.
Ma credo che almeno una volta tutti abbiamo deciso di vivere per un po' tra le pance di una parentesi tonda. 
È un arricchimento, un periodo circoscritto, un momento preciso in cui dal nostro testo scritto, dalla nostra vita, vogliamo qualcosa in più. Per un minuto, per un'ora, per un giorno.
La parentesi tonda si apre e ci accoglie nella sua magnifica dimensione di immobilità e contemporaneamente di straordinaria dinamicità. Immobilità perché rimane incassata nel preciso punto del testo in cui decidiamo di posizionarla e dinamicità perché siamo usciti dalla sintassi del contesto generale e possiamo quindi permetterci soluzioni sempre nuove.
Nel mio testo scritto, le parentesi tonde non sono ancora moltissime; le poche che ho costruito corrispondono a momenti preziosi e indimenticabili, degni di una parentesi tonda.
La vera vita si vive con una sintassi regolare e troppe parentesi appesantiscono il testo.
Sta a ognuno di noi, demiurgo della propria esistenza, decidere quali parentesi aprire e dove posizionarle. Se far loro avere il confortevole aspetto di un morbido cuscino dopo una giornata stancante o quello più vibrante e pieno di adrenalina di un momento da vivere premendo tutto il piede sull'acceleratore.