giovedì 19 marzo 2015

Potrebbe esistere il "sì" se non esistesse anche il "no"?

Potrebbe esistere il "sì" se non esistesse anche il "no"?
Appurato che l'uno è conseguenza dell'altro e viceversa, e che se uno dei due non esistesse conseguentemente anche l'altro  perderebbe di significato, se riportiamo questo concetto al "bene" e al "male" sembrerebbe abbastanza logico affermare che se non esistesse il bene non esisterebbe nemmeno il male.
Ma chi di noi conosce veramente cosa è bene o male?
A differenza del "sì" e del "no" di cui tutti conosciamo davvero il significato, non possiamo altrettanto dire del "bene" e del "male" poiché non conosciamo effettivamente cosa sia l'uno e cosa sia l'altro.
Potremo pensare di star facendo del bene per qualcuno mentre si sta facendo del male per qualcun altro, potrebbe capitare che quando chiediamo un parere a due amici diversi l'uno ci dica "hai fatto bene!" e l'altro invece "hai fatto male!".
La definizione di bene e male quindi non sembra tanto distinta, evidente, lampante.
Quanto tra loro sono mescolati? Quanto fanno a pugni?
Non credo che si possa davvero giungere a una definizione rigorosa e puntuale di due termini così ampi e che coincidono in fin dei conti con il binomio universale, con la coppia oppositiva più importante che ci sia.
Ma se di certo non abbiamo oggettiva coscienza di cosa sia il bene e cosa sia il male, sappiamo per certo che il bene fa sempre bene e il male fa sempre male.
Allora, come sempre, siamo di fronte al nostro limite. Quello che dobbiamo fare è agire pensando cosa sia secondo noi il bene. Giudicare, a quanto pare, non è compito nostro!

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