mercoledì 4 marzo 2015

"La figura dell'ingenuo"

Poche persone parlano con la voce del cuore... Ogni giorno viene meno un pizzico di spontaneità.
Ci insegnano a nasconderla perché nessuno vuole fare "la figura dell'ingenuo". Ma a guardar bene, cosa vuol dire? Dove si pone la linea di confine tra la positività e la negatività di questa espressione?
Se la si nasconde troppo bene, si finisce per non trovarla più.
O meglio, CHI la nasconde troppo bene, finisce per non ritrovarSI più, nemmeno quando si cerca a tentoni nel buio della propria stanza.
Ma proprio il coraggio di aprire la finestra e far entrare un po' di sole, di aprire il cuore, può fargliela ritrovare magari raggomitolata in un vicolo del centro, o dietro a una colonna, o semplicemente lì in piedi davanti ai suoi occhi.
Sta a noi avere il coraggio di  riprenderla per mano e tornare ad essere ingenui e veri, come vera e ingenua e spontanea è questa esistenza!
Mia umile opinione, si intende. Opinione di chi spesso si è sentito dire "ma non sai proprio stare al mondo!".
Mia umile opinione quella di pensare che sia meglio fare "la figura dell'ingenuo" e non saper stare al mondo (spesso o di rado, non ha importanza!) piuttosto che lasciare che la spontaneità venga risucchiata da tutto il grigiore che spesso circonda gli impegni quotidiani.
Mia umile opinione quella di pensare che se tutti la lasciassero uscire per girovagare felicemente ovunque, non ci sarebbe più bisogno di dire "la figura dell'ingenuo" e tantomeno soffermarsi sul rischio più comune che comporta: che gli altri ne approfittino.

1 commento:

  1. “Per descriverti usi termini come perditempo, ingenuo e fallito...” schiocca la lingua in segno di disappunto: “Devono averti messo in guardia contro il lasciar scorrere via le ore dorate: non è così? Non ti hanno spiegato, però, che alcune di quelle ore sono dorate solo perché le lasciamo scorrere via. E poi, non scordare che tutti noi siamo dei falliti... o almeno, i migliori di noi lo sono. Almeno, agli occhi di scienziati e coccodrilli. Se tieni al loro punto di vista...”
    (...)
    "... Probabilmente mi sono spiegato male: il coraggio d’amare è una sciocchezza inventata dagli adulti, una bugia per nascondersi dietro alle proprie piccolezze. Creata da quegli scienziati e da quei coccodrilli decisamente troppo grandi per ricordarsi che un bambino non ha difficoltà nel voler bene a qualcuno."

    [Giacomo M. Barrie per Conoscersi ed Amare, Chiacchiere da bar - di M.P. Saintlamb]

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